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Può disinteressarci una proiezione del futuro fatta di competizione e finte opportunità mentre pochi si arricchiscono e gli altri impoveriscono trovando le poche risorse per andare avanti solo nelle attività legate all’economia dei benestanti?

lConsiderando che la classe politica dirigente considera ormai il welfare un costo e vorrebbe sostituire la redistribuzione di risorse tra territori e istituzioni con il ‘mercato’ nel ruolo di regolatore, una comunità disgregata sostituita da una società di singoli consumatori ci travolge nelle due dimensioni di individui e di associati.

lIl volontariato è mandato in trincea nel contrasto alle politiche ‘di abbandono’, premiato con un mero, vuoto, riconoscimento pubblico.

ll soggetti collettivi in un momento delicato nella rappresentazione della società civile, devono rigettare le sirene di una economia utilitaristica per la gestione (caritatevole) dei bisogni e incamminarsi decisamente sulle strade per l’affermazione e la riaffermazione dei diritti.

  • Si definisce Policy Practice l’utilizzo di competenze per proporre e cambiare le politiche sociali al fine di raggiungere l’obiettivo della giustizia sociale, anche sotto il profilo economico
  • L’impegno etico a realizzare la giustizia sociale è la premessa che orienta l’attività verso l’adozione della policy practice, come un elemento costituivo della pratica quotidiana

La presentazione in power point